Byron’s Italy: An Anglo-Italian Romance - Una mostra

Venerdì, 19. Aprile 2024 - 10:00 to Domenica, 22. Dicembre 2024 - 18:00

‘Byron’s Italy: An Anglo-Italian Romance’: Una mostra alla Keats-Shelley House

19 aprile 2024 - 22 dicembre 2024 

Una mostra per il bicentenario che presenta due nuove importanti acquisizioni relative al rapporto di Bryon con la cultura, la lingua e la letteratura italiana e al suo duraturo legame con l'Italia. La mostra presenterà anche i disegni dell'architetto Roberto Einaudi.

La vita e le opere di Lord Byron (1788-1824) furono plasmate dai suoi viaggi al di fuori della Gran Bretagna. Quando l'Italia fu di nuovo accessibile dopo la fine delle guerre napoleoniche, Byron si recò nella penisola e vi rimase per sette anni (1816-1823). Durante questo periodo scrisse molte delle sue opere più importanti, tra cui il Canto IV del Pellegrinaggio di Childe Harold (1818), La profezia di Dante (1821) e Don Juan (1819-24). Le esperienze vissute da Byron, gli incontri e le relazioni interrotte influenzarono la sua politica e la sua produzione poetica tanto quanto la sua biografia. 
Lord Byron, come molti artisti romantici, amava l'Italia per la sua storia e la sua arte, ma fu la comprensione della lingua e della cultura italiana a dargli un legame più intimo. In una lettera a John Murray del 1820, scrisse: "Ho vissuto nelle loro case e nel cuore delle loro famiglie", sottintendendo la sua profonda conoscenza del Paese e della sua gente. Quando Mary Shelley definì gli "anglo-italiani" in un articolo per The Westminster Review nel 1826, dichiarò che Byron era l'archetipo di questa nuova "setta". Mary Shelley considerò il suo poema Beppo: una storia veneziana (1818) come il punto di partenza della "tradizione letteraria anglo-italiana".
Attraverso le opere poetiche e le lettere di Byron, la mostra esplora i sette anni che Byron trascorse in Italia, il suo impegno con la politica e la popolazione locale e l'eredità italiana di Byron. La mostra è divisa in due parti: la prima riguarda il periodo in cui Byron soggiornò in tre città italiane - Venezia, Ravenna e Pisa. La seconda parte esamina le opere di Byron in traduzione italiana e il duraturo impatto di questi testi sulla politica della penisola. 
 

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